In una quasi estiva prima domenica di novembre, sul
campo di volo aeromodellistico del gruppo
tarantino (G.A.T.) sito in agro di
Talsano, grazie all’instancabile forza propulsiva del carissimo Gianni
Chiarlone e degli amici del locale gruppo, si è svolta la 3° edizione del “War Bird”.
Uno speciale
raduno per gli appassionati ed i cultori del volo aeromodellistico
prettamente dedicato alle riproduzioni di aerei
da guerra sia ad elica che a turbina, che di elicotteri ad uso militare
e di polizia. Le presenze degli appassionati, già numerosi dei club pugliesi,
sono state incrementate dai provenienti lucani e calabresi. Complessivamente la
giornata di voli ha visto alternarsi ben oltre 30 piloti, nonostante in quella
stessa giornata vi erano già calendarizzati altri incontri in altre
località quali ad esempio L’Aquila!
Apparentemente quel numero di presenze, pur sembrando esiguo rispetto alla
portata della manifestazione, ha
onorevolmente tenuto fede all’ impegno, fra l’altro già rinviato rispetto alla
sua naturale data per via del maltempo di quel periodo, che tanti danni ha
provocato tra le provincie di Taranto e Matera! Questa edizione è dedicata in
particolare alle riproduzioni di velivoli
da guerra che hanno rappresentato o rappresentano, vere e proprie
leggende dell’aria nella storia dell’aeronautica, che proprio il prossimo 17
dicembre compirà ben 110 anni! Non l’aeromodellismo che data una maggiore
anzianità, risalendo alla metà del 19°
secolo, basti pensare al primo modello volante di Alfonse Penaud. E’ ovvio che proprio la “specialità” delle
macchine impegna particolarmente il modellista attento nel ricostruire con
orologistica elvetica precisione, quelle
parti dell’apparecchio quali le mimetiche tipiche, le mitragliere, le
munizioni, i reticoli di mira e tutte le
altre diavolerie di un velivolo da
guerra.

Le esibizioni in volo poi, hanno regalato quella tipica e tanto attesa
spettacolarità dei duelli aerei di 1° e 2° guerra mondiale. Abbiamo potuto
gustare il volo simultaneo di 2 caccia biplani ed un triplano! E’ stato infatti riprodotto, con fedele
tipicità, il combattimento tra un Fokker dr 7 ed un R.A.F. SE 5- A , unitamente
al triplano Sopwith da grande guerra,
per poi riprodurre altro evento bellico
della tragica “era” successiva, attraverso la levata in volo dei
velocissimi Supermarine Spitfire, Republic P 47 Thunderbolt, Focke Wulf 190 ed
ancora North America P 51 Mustang,
Kawasaki k 61 Hien giapponese ed
a finire al superbo Hawker Tempest. Ma
non sono mancati, come prima detto, i caccia attuali in servizio e altri
particolari velivoli d’altri tempi, ben riprodotti quali il maestoso Macchi 205
Veltro, con colorazione campagna d’Africa, ed un possente Pilatus Porter da
circa 3 mt. con l’effettuazione del lancio di paracadutisti.
Naturalmente l’immancabile presenza
dell’Aermacchi MB 339 con livrea PAN ha mantenuto il suo posto d’onore in una corte occupata da altri velivoli ed
elicotteri da combattimento e di polizia, quali lo Hughes - Nardi 500, l’Agusta-Bell 206 con colorazione
“Carabinieri” ed il Black Hawk d’assalto americano, nonché uno splendido autogiro del tipo impiegato nel
1944 dai tedeschi! A rendere il tocco da “vecchio lupo” dei pollici non poteva
non mancare quel carico di simpatia del Vito Maglie da Lecce, che ha portato in
volo una vera “chicca,” la fedelissima riproduzione del bimotore da assalto argentino
Pucarà . Già vederlo a terra è stupendo ma in volo vi assicuro è una autentica
meraviglia. E, come se non bastasse ci ha fatto assistere ad un'altra
singolarità, il lancio di un corpo paracadutato da un Droneeee. In breve, per
quelli di noi che l’hanno vissuta, è
stata un’ azzeccata bella giornata da
vivere all’insegna del buon sano aeromodellismo, dell’amicizia e della voglia
di incontrarsi .
Grazie a Gianni Chiarlone,
grazie agli amici organizzatori
del G.A.T. al presidente Giuliano Bettin,
ed al gruppo direttivo che oltre a Gianni ha visto attivamente impegnati
Vittorio Cavallo e Antonio Torro, e,
visto che questa, almeno per me, chiude la stagione 2013, con l’augurio più
caro per l’arrivederci l’edizione 2014.
Antonio Russo
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