
Come ad
un appello alla mobilitazione, tantissimi modellisti d’Italia, hanno risposto
“obbedisco”. Eh si, proprio vero, appena arrivati all’ingresso del
complesso centro espositivo della Camera
di Commercio Industria Artigianato di Chieti, laddove campeggia sull’arco
sormontante il ponticello piscine, la scritta” Amare Progettare Essere “,
dopo i tanti festosi saluti tra cultori
che condividono la comune passione verso le varie discipline nel mondo del
modellismo, ecco che il nostro caro “ baricentro” dell’iniziativa, Luigi
Ciccotosto ( tosto d’avvero, non solo di nome, visto che la sua volontà,
tenacia, caparbietà, determinazione, lungimiranza si sono tradotte in puro
successo ) ci accoglie nel caloroso abbraccio che solo una fraterna amicizia
può dare. Sia io che l’amico Paolo
Cricenti, anche lui fedele fondamentalista dell’aeromodellismo calabrese (
eravamo i soli a rappresentare la “Bruzia” terra ), appena giunti, dopo aver
allestito i nostri angoli, ci sentiamo “consigliare” di contenere gli spazi! Eravamo
giunti tra i primi, mentre erano attesi ben oltre 200 (!) altri temerai, ancora
in viaggio dal Veneto alla Sicilia e dalla Liguria alla Puglia! Incredibile ma
vero. Infatti, la struttura, già di per se visibilmente enorme, con tre
padiglioni coperti per circa 4000 mq,
andava riempiendosi dell’inverosimile. Sia Io che Paolo restiamo stupefatti e
silenti innanzi a cotanta maestosa grandezza e sia dal fatto che riceviamo il
“passi” con su scritto “espositore”! Era la prima volta, dopo tanti anni di
attività aeromodellistica, vissuta in
diversissime parti d’Italia per gli immancabili appuntamenti che ci ha visti in
ogni occasione, attivi partecipanti, concorrenti o gareggianti
Appena superata la fase di “Standhall” in attesa
dell’apertura ufficiale della manifestazione, si va a girare i numerosi punti
di esposizione sia interna che esterna. Faccio fatica a descriverli tutti! Ci
si rende conto solo ora di quanto vasta e varia sia questa attività: non ci
sono confini tra chi realizza un modello volante da chi “ricostruisce” nella
miniatura infinitesima un luogo, un edificio storico, una nave, un pezzo
d’artiglieria od una scena di un avvenimento storico e vuoi anche chiese e
presepi! Questa è semplicemente “Arte” ed a Chieti se n’è vissuta veramente
tanta.
Come da
programma, pedissequamente ed ammirevolmente seguito, tra le note di
“mameliana” creazione, che tutti amiamo sentire “ fratelli d’Italia”, ecco la
fanfara dei Bersaglieri di Casoli, in uniforme da combattimento, armati solo
degli inseparabili strumenti musicali, accendendo i fumogeni tricolori, fare
ingresso nel padiglione dedicato ai “Valori della Patria” ed a “D’Annunzio e il
Volo”. Tutte le Autorità civili e militari sia delle forze armate che di
polizia, le associazioni d’arma, Croce Rossa
e gli altri intervenuti con i propri stand storici, hanno fatto da
cornice per l’intera sala. La solennità è stata data nel pieno accompagnata dal
lungo plaudire dei presenti.
Ho ammirato ed invidiato (nel bene…) gli amicissimi Luigi
Ciccotosto ed Angelo Marrone ( vere forze motrici della manifestazione)
nell’emozione di pronunciare il saluto di benvenuto e di apertura, naturalmente
incoraggiati da lunghi e meritati applausi, nei loro rigidi abiti da sala ( li
ho visti sempre felicemente “inzozzati” d’olio e miscele intendi ad avviare i
motori dei modelli … )
Un piacere per me particolare nel salutare i colleghi delle
“Fiamme Gialle” – quell’uniforme onorevolmente mi ha accompagnato per ben oltre
un trentennio - per poi vederci sia io
che Paolo, proiettati nel centro dello stand dedicato al grande poeta pescarese
Gabriele D’Annunzio che, in quest’anno si ricorda il 150° dalla nascita! La
nostra emozione? Ebbene dalla Calabria avevamo portato per l’esposizione due
modelli particolari: il mio AVIA FL 3 del leggendario Francis Lombardi, dove
proprio in Vibo Valentia ed in Pescara, nel lontano 1939, l’aeronautica
militare italiana impiantò le prime 2 scuole di volo per i futuri piloti
dell’arma; Paolo esibiva il suo “
Magnifico” SVA 5 (!) con la quale, nella
versione “9” il grande poeta avviatore, unitamente ad altri 8 temerari,
all’alba del 9 agosto 1918, decollando da San Pelagio in Veneto, raggiunsero
Vienna, non per azioni belliche, quanto per lanciare manifestini di saluto al
popolo viennese! Era la prima volta che veniva “violata” la capitale
dell’impero asburgico e da mezzi interamente costruiti in Italia! Per Paolo non
solo il grande piacere ed una forte emozione , quanto un onore immenso nel
venire “ pregato” di trattenere ancora quel meraviglioso modello per la
prossima esibizione presso l’Università di Chieti (!) nella cerimonia del 150°
del Poeta. Naturalmente e, con notevoli sacrifici ( data anche la
distanza), la risposta non poteva che
essere “SIIII” .
Dopo la cerimonia di apertura, nella sua solennità, non si
poteva provare l’emozione del volo simulato, con il simulatore in proposito
portato dall’Aeronautica Militare Italiana, facendo vivere momenti di volo tra
gli aviogetti MB 339 della Pattuglia Acrobatica Nazionale. Esperienza da non perdere
… Infatti non è stata persa. Mentre si concludeva la cerimonia tra brindisi ed
ogni altro ben di dio, sul piazzale tra i padiglioni si concentravano 2
splendide “rosse di Maranello” della scuderia Ferrari …
Solo il sedersi al posto di guida ha ripagato le tante ore
di viaggio impiegate! Non aggiungo altro… Ma, come se non bastasse, vediamo
giungere, per occupare il centrale posto d’onore del salone principale, uno
strano “bolide nero” . Una specie di astronave vestita d’automobile proveniente
da qualche set di “war game” o giù di lì . Infatti chi altro poteva presentarsi
con un tal prodigio tecnologico, se non l’estroversissimo ed hollyvoodiano Ciro
Marseglia? Si era proprio lui, col quale, unitamente alla nutrita tavolata
degli amici provenienti d’ogni parte d’Italia, abbiamo concluso la serata,
stanchi ma soddisfattisssssssimi.
Alle ore 11 del sabato 12, come da magia, ogni angolo dei
padiglioni, viali, aree esterne, praticamente tutto, era colmo
dell’inverosimile: un autentico tempio del modellismo che le migliaia di
visitatori, scolaresche e curiosi paganti, hanno ammirato sino alla chiusura e
dopo i diversi inviti a lasciare il parco per superamento orario(!), hanno reso
validissima ed inconfutabile prova della piena riuscita della manifestazione.
Qualche cenno sulla attività dinamiche doverosamente devo
ricordarlo. Infatti ad esibirsi negli spazi “ristretti” per l’ovvia sicurezza,
tanti modelli di aerei ed elicotteri a propulsione elettrica; droni ed altri
“cosi” volanti impensabili, nonchè nei piazzali
attrezzati: auto, moto, camion e cingolati a testimoniare che il modellismo
“dinamico” lo si fa su “ tutto” e dove l’inventiva e la genialità scorre a
fiumi. Insomma era solo da vedere. Ma gli aeromodellisti non hanno fatto
mancare la propria “forza viva “.
Infatti quando gli amici Frabrizio Casucci ;
Luigi Iadevaio nonché Roberto ed
Alessandro Di Rocca ( padre e figlio a testimoniare la “cromosomicità” della
comune passione) hanno fatto “sgasare” i
loro superbi Dassault Falcon 7 x a turbina; Alenia J 27 bimotore ad elica e Aermacchi MB 339A con i
colori, quest’ultimo, del reparto sperimentale volo, la folla era incontenibile
e le videocamere arroventate! Naturalmente anche all’interno dei padiglioni non
sono mancate le esibizioni dei mezzi su strada, la movimentazione di reparti
armati in scenari militari e, grazie anche ai delegati: presidente Remo
d’Andrea, il vice Franco Cappabianca ed il
FANI – associazione aeromodellistica nazionale italiana – la possibilità
di effettuare lezioni di volo simulato con aerei ed elicotteri. Infatti la
“coda” dei prenotati era sempre nutrita.
Cogliendo l’occasione di trovarmi con l’amico Ettore Mancini
il “campionissimo” del Volo Vincolato Circolare “ combat,” esibire il suo
velocissimo modello da gara, non ho potuto contenermi, dopo ben 13 anni di
assenza da quella disciplina, riprendere a pilotare quella “scheggia” da ben
oltre 200 km/h nel raggio di 15 mt(!). C’è l’ho
fatta: il modello è ritornato sano ed efficiente, con le congratulazioni
del carissimo Ettore.
L’emozione del volo reale non è mancata : la presenza
dell’elicottero ULM “ YO-YO” 222 della
Aero Fly Service di Preturo L’Aquila, ha permesso ai tanti che lo desideravano,
di vivere l’emozionante privilegio di osservare dall’alto l’intero parco.
Come da tradizione non sono mancate le
esibizioni di auto, automezzi militari e civili, cingolati carri armati e
ricostruzioni di “intere colonne semoventi “ da scenario 2° guerra mondiale ed
imbarcazioni nella locale piscina, oltre alla messa in opera di una macchina a
vapore a 3 stantuffi! Non tralascio l’intero padiglione dedicato al
ferromodellismo a scrivere una bellissima pagina sulla “grande storia della
rotaia,” non solo con i plastici, quanto con lampade e fanali di segnalamento “
originali”! Insomma tutto ciò che di “statico”non era, ha seguito la sua
naturale dimensione, riempiendo camere e
telecamere senza confini. Ma ciò che naturalmente, a mio avviso, non ha
limiti di ripresa resta sempre quella
divina, meravigliosa, insostituibile macchina da presa che è l’occhio umano! E, vi assicuro, che in quei
memorabili 3 giorni ha pienamente funzionato!
Sono giunto al termine del mio racconto e, pur avendo molto
altro da narrare, vengo meno per non tediare oltre i limiti la pazienza di chi
mi ha seguito. Non solo il tempo quant’anche lo spazio è tiranno e voglio solo
approfittare per passare alla doverosa oltreché piacevole fase del saluto agli
amici Luigi ed Angelo e Luca del club aeromodellistico di Chieti nonché
attivissimi membri dell’associazione Archimede ( inserite i dati x favore); il
più vivo ringraziamento alle Autorità Civili e Militari e le Associazioni
collegate; alla CCIAA di Chieti al Sindaco ed alla Amministrazione locale, nonché,
e di cuore,a tutti i tantissimi amici
partecipanti con l’arrivederci al
prossimo anno. Mi perdoneranno i tanti che non ho citato per mero difetto
di memoria.
Antonio Russo
Carissimo Antonio Russo complimenti per l'articolo e complimenti anche ad Antonio Digiacomo per averlo pubblicato su questo magnifico sito . L'aeromodellismo ci unirà per sempre. Ciao ragazzi.
RispondiEliminaCaro Gigi, grazie a te per il commento , se vuoi linkaci le tantissime foto che avete fatto voi del Fly Club Matteo Cristalli
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