Testo e foto di Sandro Cacciola
Il disco freno è dello stesso
diametro e deve essere reso solidale al cerchio della ruota del carrello. Per
far questo i dischi freno hanno delle “alette” che dovrebbero incastrarsi sul
cerchio (cosa che a mio parere risulta però abbastanza approssimativa ed è
fonte di rotazioni indesiderate se le piccole alette mancano la presa). Per
questo consiglio o di bloccare i dischi forniti da Kavan al cerchio della gomma
(con due bulloncini passanti o con un pò di buona e e resistente colla…). Il
collegamento alla batteria avviene tramite due fili (rosso e nero) e per
“pilotare” i magneti è possibile acquistare un apposito interruttore
elettronico che ha in listino Kavan (l’articolo n.0243 che costa 19€) e che va
inserito su un canale libero della ricevente. I due freni possono però essere
comandati anche in maniera “proporzionale” utilizzando un normalissimo
regolatore per motori a spazzole (magari che abbiamo dimenticato da tempo in un
cassetto). Per far questo basterà collegare il regolatore ad un canale della
ricevente, collegare le batterie ausiliarie al regolatore (i freni accettano correnti
da 4,8 fino a 9v) e comandare la frenata tramite lo stick del comando a
picchiare del radiocomando. Questo ci consente di variare l’intensità di
attrazione del magnete (e dunque della frenata) all’aumentare della quantità
del comando a picchiare. Questa è la soluzione che più mi ha soddisfatto.
Semplicissimo l’assemblaggio
dei freni: si inserisce sul mozzo della ruota prima il magnete (che ha una sua
brugola che deve essere stretta per evitare che ruoti); poi si inserisce il
disco frenante ed infine la ruota. Il disco frenante (che ricordo deve essere
bloccato alla ruota) dovrà avere rispetto al magnete un “gioco” di appena mezzo
millimetro per avvertire da subito l’attrazione e la frenata.
Unico problema di questi freni
sono i fori per i mozzi: sono disponibili da 6, 8,10 e 12mm ma già il foro più
piccolo (quello da 6mm) è molto grande e per i comuni mozzi dei carrelli
necessita di boccole di alluminio per portarli a dimensioni standard (4 o 5mm).
Ognuno in questo caso si dovrà prodigare (basta un pezzetto di tubo di
alluminio con diametro esterno 6mm…).
Utilizzare una calamita
temporanea (magnete) per indurre la frenata sulla coppia di ruote alari di un
aeromodello non è una novità: già se ne parlava diversi anni or sono, ma è solo
grazie alla possibilità di utilizzare nuovi materiali e batterie più performanti,
che oggi è possibile dotare i nostri modelli di questi dispositivi. Ho avuto il
piacere di poter provare i dispositivi di frenata elettro-magnetica della Kavan
(http://www.kavanrc.com), uno
dei maggiori produttori mondiali di prodotti destinati al modellismo dinamico.
Il
kit
Il kit è molto spartano ed
estremamente semplice nel suo utilizzo: la corrente elettrica fornita da una
batteria (che può essere anche quella della ricevente, ma non è consigliato)
attraversa i fili di una bobina e genera un campo magnetico che va ad attirare
verso di sé un disco di metallo solidale con la ruota. L’attrazione del magnete
fa sì che il moto di rotazione della ruota in fase di atterraggio
dell’aeromodello venga ridotto progressivamente fino al completo bloccaggio.
I freni Kavan sono composti da
una bobina elettromagnetica contenuta in un tamburo di acciaio zincato e un
disco freno di materiale ferroso con rivestimento di alluminio. Il diametro del
magnete è di 40mm ed uno spessore di 15mm con asse da 6mm (ordinabile fino a
12mm) per un peso (la coppia) di 130grammi. I freni una volta attivati hanno
fatto registrare un consumo di 1amp con 7watt di potenza.

Assemblaggio


Funzionamento
I freni Kavan li ho provati su
un L39 del peso in o.d.v. di circa 6kg ed erano alimentati a 8,4v (2 lipo) e
devo dire che l’azione frenante è efficiente ma non assolutamente paragonabile
con i freni ad aria. Questi elettromagnetici, se utilizzati su un modello di
peso maggiore (diciamo un classico di 9-10kg) non riusciranno a bloccare
immediatamente il modello in fase di atterraggio ma l’azione frenante comunque
aumenterà
man mano che la velocità a terra diminuirà. Sostanzialmente un
prodotto in linea con le aspettative e con un prezzo decisamente abbordabile.
Qualche perplessità per il foto da 6mm dell’asse che ha poco riscontro nella
maggior parte dei carrelli, sia elettrici che ad aria, ed il sistema di
bloccaggio del disco al cerchio della ruota.
Sandro
Cacciola
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