Testo e foto di Sandro Cacciola
Il meccanismo di ritrazione si avvale di un motorino che è
ospitato nel corpo carrello; durante il funzionamento a fine corsa il
dispositivo è dotato di una frizione che slitta e segnala alla centralina
l’avvenuta rotazione la quale provvedere ad interrompere l’alimentazione.
Questa viene fornita direttamente dalle batterie del ricevitore o, se si
desidera, si può utilizzare anche una batteria ausiliaria. La tensione di
utilizzo va da 4,8 a 6v con assorbimenti attorno ai 200mah. E’ sottinteso che
si utilizzano gambe carrelli e ruote pesanti è consigliato installare una
batteria dedicata ai carrelli da almeno 500mah ed è inoltre consigliato montare
anche i due elastici (forniti nel kit) che si collegano a due appositi perni e
che permettono in fase di ritrazione del carrello di “aiutare” il meccanismo a
sollevare le ruote più pesanti. Semplice ma efficace.
Sono facili di installare, in generale meno pesanti e
necessitano solo del collegamento elettrico. E’ per questo motivo che sempre
più spesso il modellista si affida ai carrelli retrattili elettrici per
equipaggiare il proprio aeromodello. In questi giorni ho avuto la possibilità
di provare quelli dell’azienda Giezendanner Technik con sede a Volketswil in
Svizzera, distribuiti in Europa da Lindiger (http://www.lindinger.at), negozio on-line di prodotti per modellismo (ma
ordinabili direttamente anche da Giezendanner Technik) accessori sicuramente
degni di essere presi in considerazione al momento della scelta. Premetto che
il modello che ho provato è quello “standard” in quanto da poco sono
disponibili gli stessi kit ma equipaggiati con elettronica di funzionamento e
gestione digitale.
Ma veniamo al prodotto: la Giezendanner Technik (www.giezendanner-technik.ch) ha
a listino tre tipologie di retrattili: quelli per modelli fino a 5kg di peso,
7kg e 12kg. Per il modello fino a 7kg di peso del modello sono disponibile
anche quelli per elicottero e rotazione di 100°. Tutti gli altri hanno la
rotazione fissa (e non regolabile) di 90°. I set in vendita prevedono la terna
completa, solo gli alari oppure solo quello anteriore sterzabile. Le dimensioni
del corpo sono 60mmx28 ed una profondità di 32mm con un perno gamba carrello da
4,8 mm. Va precisato che questi carrelli, a differenza di altri hanno il
motorino sulla parte sinistra che sporge dal corpo di fissaggio (si vede nelle
immagini); questo necessita di adattare i supporti alari in quanto altrimenti
non riuscirete (come è accaduto a me!) ad inserirli. Qui ognuno può adottare il
sistema che preferisce. Ovviamente le gambe non sono comprese e sul sito di
Giezendanner Technik potete trovare solo quelle in acciaio.
I retrattili Giezendanner Technik si basano su anni di esperienza e sono
realizzati in leggera struttura metallica e plastica rinforzata particolarmente
resistente agli urti anche per impegni gravosi. Hanno un tempo di retrazione
attorno ai 5 secondi che li rende realistici. Non occorrono ovviamente
servocomandi ma (e questa è l’unica cosa che mi ha lasciato perplesso)
necessitano di una centralina elettronica per essere attivati che va ordinata a
parte. Ho avuto modo di provare anche altri carrelli elettrici il cui
funzionamento non necessitava di ulteriori dispositivi. Comunque nessun
problema e installazione semplicissima.
Il funzionamento sul campo (li abbiamo installati su un modello
del peso di circa 6kg.) si è dimostrato all’altezza delle aspettative. I
carrelli si sono di buona fattura ed il gioco è molto limitato. Dopo qualche
volo sono ancora ben fermi con giochi
limitati (al nostro campo abbiamo comunque una pista mattonellata…). Devo
infine precisare che il prodotto ha però oggi sul mercato diversi concorrenti
agguerriti. Dalla parte dell’azienda Giezendanner Technik c’è però la
disponibilità a listino di diverse tipologia di dispositivi a seconda del peso
del modello che, come accennato, può arrivare fino a 12kg!
Sandro
Cacciola
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