Nell'anno del Signore 2013, addì 31 del mese di ottobre ( non è un
verbale...) allo scoccare della 320/ma ora di lavoro, ecco a voi
l'ultimo nato di casa "Antonio". IL Tecnam p92 Echo, riprodotto
dall'originale degli amici Franco ed Orazio, ovvero I - 5698.
dall'alto in basso..le varie fasi di costruzione
Correva l’anno 1992 quando già era trascorso più di un decennio dall’avvento degli aeromobili “ più leggerei “ dell’aviazione leggera ( la prima legge in proposito data marzo 1985 ) . Il concetto del “tubi e tela” era ormai diffuso ed i ronzii dei motori 2T, spesso di derivazione motociclistica, garantivano la diffusione popolare del volo da diporto sportivo, dove spesso, e chi non lo ricorda (…) si finiva ( fuori campo!) per dire : “ Be questa volta me andata bene “ quando dalla geniale ed esperta matita del prof. Luigi Pascale ( già padre della storica Partenavia ) , sboccia un aeroplanino ad ala alta, metallico, biposto, con carrello triciclo anteriore. E’ il P 92 Echo, che la nuova azienda aeronautica partenopea Tecnam , lancia all’occhio del pubblico appassionato. Nel 1993 vola il primo esemplare con ai comandi lo stesso Professore e, da allora, in ben 7 generazioni e 13 versioni, con il sicuro “cuore” Rotax 912, in migliaia di esemplari nel mondo, con ottimo rapporto qualità prezzo, ecco festeggiare il ventennio di questa splendida macchina che lo stesso Professore, presentandone l’ultima versione, ha così annunciato: “ Sono lieto di poter celebrare il ventesimo anniversario di questa notevole famiglia di aerei con un modello che possa far apprezzare il volare su un aereo Tecnam a un pubblico il più vasto possibile”. Auguri Professore!
Ebbene dopo la breve esposizione di ossequio verso la macchina ed il suo creatore, parliamo un po’ del modello che sto realizzando. Questo è costruito in scala dell’ordine 1 – 4,2 in struttura lignea ottenuta da un traliccio di ordinate in compensato di pioppo e correnti in legno di Ayouse da 5 e 10 mm. La copertura ( e questa è la prima novità ) è in lamierino di alluminio flessibile da 0,2 mm, incollato con epossidica bicomponente sul traliccio. Il piano mobile orizzontale è tutto mobile a “stabilatore” ( e questa è la seconda novità), mentre l’ala è in unico pezzo con struttura di legno tradizionale e con copertura in oracover, a 3 cassoni. In particolare le centine sono in legno di balsa da 3 per le esterne ed in compensato di pioppo traforato da 4, per le radicali. I longheroni sono in legno di Ayouse da 5 mm, dotata di alettoni e flap come per l’originale. L’ala si collega alla fusoliera con 4 punti vite centrali ed i 2 montanti alari.
Le luci di navigazione ed atterraggio nonché gli arredi interni saranno il più possibile fedeli al fratello maggiore scelto per essere riprodotto. Grazie Franco e Grazie Orazio per la disponibilità.
Il modello, dall’apertura alare di mt. 2,2 con una lunghezza di mt. 1.50 circa ( e siamo alla terza novità), peserà in ordine di volo tra i 5kg ed i 5,4 kg, propulso da un onesto 2T Glow 61. All’occorrenza ho previsto gli spazi anche per un più spinto 75 o addirittura il 90! Infine i tempi di lavori previsti non saranno inferiori alle 300 ore … e… dai con l’olio di gomito!
In maniera più modesta ma con lo stesso spirito e la stessa passione voglio festeggiare l’evento insieme a tutti gli amici aeromodellisti.
Un cordiale saluto
Antonio Russo
Il modello misura 2120 mm di a.a; 1480 di lung. max. pesa 5500 gr. e monta un Rossi 61 - 2/T, anno 1997
Nell'abitacolo, i 2 swich a leva comandano il dx le
luci ed il sx la radio. I led spia sotto la radio confermano l'on.
Ovviamente nell'originale sono gli interruttori dei magneti. Le cuffie
radio/interfono sono poggiate sugli schienali, nella realtà sono sospesi
sotto il tettuccio.
dall'alto in basso..le varie fasi di costruzione
Antonio Russo
Correva l’anno 1992 quando già era trascorso più di un decennio dall’avvento degli aeromobili “ più leggerei “ dell’aviazione leggera ( la prima legge in proposito data marzo 1985 ) . Il concetto del “tubi e tela” era ormai diffuso ed i ronzii dei motori 2T, spesso di derivazione motociclistica, garantivano la diffusione popolare del volo da diporto sportivo, dove spesso, e chi non lo ricorda (…) si finiva ( fuori campo!) per dire : “ Be questa volta me andata bene “ quando dalla geniale ed esperta matita del prof. Luigi Pascale ( già padre della storica Partenavia ) , sboccia un aeroplanino ad ala alta, metallico, biposto, con carrello triciclo anteriore. E’ il P 92 Echo, che la nuova azienda aeronautica partenopea Tecnam , lancia all’occhio del pubblico appassionato. Nel 1993 vola il primo esemplare con ai comandi lo stesso Professore e, da allora, in ben 7 generazioni e 13 versioni, con il sicuro “cuore” Rotax 912, in migliaia di esemplari nel mondo, con ottimo rapporto qualità prezzo, ecco festeggiare il ventennio di questa splendida macchina che lo stesso Professore, presentandone l’ultima versione, ha così annunciato: “ Sono lieto di poter celebrare il ventesimo anniversario di questa notevole famiglia di aerei con un modello che possa far apprezzare il volare su un aereo Tecnam a un pubblico il più vasto possibile”. Auguri Professore!
Ebbene dopo la breve esposizione di ossequio verso la macchina ed il suo creatore, parliamo un po’ del modello che sto realizzando. Questo è costruito in scala dell’ordine 1 – 4,2 in struttura lignea ottenuta da un traliccio di ordinate in compensato di pioppo e correnti in legno di Ayouse da 5 e 10 mm. La copertura ( e questa è la prima novità ) è in lamierino di alluminio flessibile da 0,2 mm, incollato con epossidica bicomponente sul traliccio. Il piano mobile orizzontale è tutto mobile a “stabilatore” ( e questa è la seconda novità), mentre l’ala è in unico pezzo con struttura di legno tradizionale e con copertura in oracover, a 3 cassoni. In particolare le centine sono in legno di balsa da 3 per le esterne ed in compensato di pioppo traforato da 4, per le radicali. I longheroni sono in legno di Ayouse da 5 mm, dotata di alettoni e flap come per l’originale. L’ala si collega alla fusoliera con 4 punti vite centrali ed i 2 montanti alari.
Le luci di navigazione ed atterraggio nonché gli arredi interni saranno il più possibile fedeli al fratello maggiore scelto per essere riprodotto. Grazie Franco e Grazie Orazio per la disponibilità.
Il modello, dall’apertura alare di mt. 2,2 con una lunghezza di mt. 1.50 circa ( e siamo alla terza novità), peserà in ordine di volo tra i 5kg ed i 5,4 kg, propulso da un onesto 2T Glow 61. All’occorrenza ho previsto gli spazi anche per un più spinto 75 o addirittura il 90! Infine i tempi di lavori previsti non saranno inferiori alle 300 ore … e… dai con l’olio di gomito!
In maniera più modesta ma con lo stesso spirito e la stessa passione voglio festeggiare l’evento insieme a tutti gli amici aeromodellisti.
Un cordiale saluto
Antonio Russo
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