Riproduzione del famoso e leggendario Avia F L 3. Un velivolo monoplano a sbalzo di costruzione lignea nato dall'idea del notissimo Francis Lombardi negli anni 30. Era il tempo in cui Italo Balbo, che già rendeva l'Aviazione Militare Italiana nota nel mondo, da un incontro con Lombardi, già famoso per i suoi raid aerei con velivoli da turismo, pensa a come creare un velivolo economico ( non doveva superare le 55.000 lire del tempo) prestante e sicuro per rilanciare l'aviazione sportiva e da turismo. Lombardi, schizza l'idea e gli ingegneri Mosso, Graneri e Mortara, si mettono a lavoro. A Vercelli Lombardi fonda l'AVIA ( Anonima Vercellese Industria Aeronautica ) e via con il tascabile Frencis Lombardi 3.Il 19 aprile del 1939 vola per la prima volta il neonato velivolo. Da subito dimostra le sue grandi doti di maneggevolezza, praticità, economia e tanto amore per chi vi vola (!). Da subito riceve il plauso degli appassionati, crescono le commesse di privati e del nascente aero club d'Italia, con l'inserimento nel RINA di allora. L'aeronautica militare, che aveva bandito il concorso per un addestratore monoplano di primo periodo, si mantiene inizialmente scettica e distante, per dirla in breve, ne diffida. Successivamente e con le prove di valutazione decide di acquistarne un certo numero per formare gli stormi di addestramento. Ebbene il primo campo di volo scuola a riceverli dove viene formato cari aeromodellisti calabresi ? A Vibo Valantia, segue Perugia e altri in nord Italia. Il successo sembra a portata di mano; negli aeroclub il numero è sempre maggiore e l'aeroplano vine preferito sia al " Caproncino " che al " Saiman", ma la Regia Aeronautica decide ( quasi a dimostrare che la storia si ripete...) di toglierli dalle scuole di primo periodo ed utilizzarli per i servizi di collegamento ed in compiti sempre di secondo piano.... La motivazione sa di storico italico senso politico: il velivolo è " troppo facile da pilotare " e non va bene per addestrare i pilota da guerra.....(!) Non per i tedeschi.... che su totale di 250 macchine costruite ( udite udite ) ne acquistarono ( dopo l'8 settembre 43... altro che acquisti... li requisirono persino ai privati oltre che agli aeroclub ) 145 (!!) la ragione ? l'apparecchio era considerato : ideale ed economico per "formare" i piloti della Luftwaffe..... certe considerazioni li andiamo proprio a cercare... Infine voglio chiudere questo breve saggio storico in omaggio al caro "vecchio dell'aeromodellismo calabrese" ed anche nazionale : Mimmo Candido che su questo apparecchio conseguì il brevetto ed al quale tutti noi siamo sempre riconoscenti. L'apparecchio misurava 6,36 mt di lunghezza con una aa di 9,85 mt ed un motore da 70 cv circa, volava in crociera a ben 170 km/h.Oggi oltre ai pochi esemplari presenti negli aeroclub e tra i privati collezionisti, vi sono quelli conservati nei musei.
Il mio
modello è tratto dalla matita di un'altra figura leggendaria del mondo
dell'aviazione sportiva ed ancor di più per l'aeromodellismo nazionale :
Franco Sotgiu di Cagliari ( per molti anziani di quest'attività
conosciuto come "Giovanni" ) e dai suggerimenti sempre pungenti e
stimolanti di Aldo Luparelli.
Ringrazio tutti e con tanto
vivo grande piacere continuo la costruzione, col desiderio più grande
di poter leggere che a cimentarsi in quest' attività siano sempre tanti.
Nel salutare ricordo di essere sempre disponibile per fornire ogni
notizia, chiarimento e suggerimento e, ove posso, anche consigli per
chiunque li desideri.
Antonio Russo
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